Il mio parere su Crimson Peak


Ne ho lette e sentite tante su questo film, unanime si è sollevata dal coro la delusione o addirittura la derisione. L'epic fail di Guillermo Del Toro, stando a quanto dicevano.

L'ho visto tardi rispetto all'uscita, con un approccio spavaldamente diffidente, con un ingombrante senso di condizionamento.
Poi però tutto è svanito e il senso di piacere è stato solo mio. Alla faccia di tutti i detrattori e i guastafeste.

Questa tanto criticata buccia di banana a me è piaciuta tanto. Se Del Toro è scivolato, io sono scivolata con lui ed è stata un'esperienza inaspettatamente piacevole.


In pratica Crimson Peak è una ghost story gotica di impianto classico, una cosa a metà tra Bram Stoker, Mary Shelley, Ann Radcliff e E.A. Poe, ma fa pensare anche al romanzo vittoriano, a Jane Eyre di Charlotte Bronte, a Il Giro di vite di Henry James, odora di pagine di libro e questa caratteristica così marcata, se per la maggioranza degli spettatori è stata sinonimo di carenza inventiva cinematografica, per me è stato materiale da tuffo profondo.

Un film così integralmente letterario non poteva non piacermi e mi stupisce la stroncatura collettiva, forse dovuta al non avere quel tipo di pazienza retrò che l'ingenuità (bellissima), la lentezza e il canone standard di tali opere richiedono.

Vero è che la sceneggiatura è piuttosto basic e di taglio melodrammatico, vero è che tutto scorre su binari prevedibili e che l'obiettivo originalità è lontanissimo, vero è che l'impianto estetico-fotografico lussureggiante a volte sembra dominare ciò che viene narrato e su come viene narrato, MA, e questo MA è decisivo per me, siamo in presenza di una storia letteraria della tradizione sette-ottocentesca e come tale funziona benissimo, intriga, appassiona, immerge.
Un film da leggere, un romanzo da vedere.


O si accetta la scelta di questo ingente prestito o si finisce per guardare solo a ciò che manca di cinematografico, di autoriale, di geniale, di "alla Guillermo Del Toro".

Crimson Peak non ha ideologie, richiami alla Storia e inviti a riflessioni impegnate, non ha l'impronta dei precedenti film del regista messicano, così personali e onirici, così in equilibrio tra sogno e reale storico, è una storia di fantasmi, il canonico topos della casa infestata e della fanciulla bloccata al suo interno e nella sua consapevole semplicità, persino nella sua banalità, è affascinante, è carico di mistero e di tensione, di gustose vibrazioni letterarie.

Nemmeno le apparizioni in stile Ghostbusters (!), con quelle creature scheletriche e dinoccolate che fanno quasi ridere dopo l'ovvio sussulto, hanno fatto calare il mio indice di gradimento.

Nemmeno i dialoghi da romanzo d'appendice e le scene gonfie piuttosto orientate al melò, né la dinamica patetico-patologica del triangolo hanno rovinato la mia avida sete di fruizione.

L'aria tetra che ho respirato mi ha inebriato.

L'atmosfera, in Crimson Peak è TUTTO, è la salvezza.

Anche il trio di attori eleva il film.

Tom-fascino-a-profusione-Hiddleston è elegante e misterioso dovunque si trovi e qui non è da meno.

Jessica Chastain maliarda e insana, forse a volte esagera un po' con le pose e le espressioni da perfidia psicotica, ma è sempre la Chastain.

Perfetta Mia Wasikowska, sempre un po' Alice in Wonderland (in questo caso in horrorland) anche quando non lo è, creaturina graziosa e smarrita, intrappolata in un incubo spettrale più grande di lei.

L'insieme è stato per me un incantesimo, uno spettacolo esteticamente suggestivo, con quella casa, la fatiscente Allerdale Hall,  scricchiolante, impregnata d'argilla, viva e morta insieme.
Una storia da inverno e caminetto acceso mentre fuori c'è la tempesta che mi sono fatta narrare come fosse una fiaba.


Crimson Peak è infatti una fiaba dark, una dichiarazione d'amore ad un genere, uno di quei libri pop-up che mentre li sfogli prendono vita, vengono fuori, ti invitano ad entrare.

Commenti

  1. Non potrei essere più d'accordo con te su ogni punto! Leggendo mi pareva di leggere me stessa - o meglio, mi pareva di leggere qualcuno che fosse stato in grado di mettere in parole i miei sentimenti nei confronti di questo film, che finora non erano altro che blubblabbblabbbla. Mi ricordo di essere uscita dal cinema esaltata, davvero.

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  2. A me è proprio l'atmosfera che ha deluso, sinceramente :/ ma come per la sensibilità, ognuno reagisce alla propria maniera anche a questo.

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  3. Io ho letto anche molte recensioni positive... a me è sembrato piuttosto freddo. Formalmente molto buono, ma è come se Del Toro non lo considerasse un progetto suo. Ci ho trovato il mestiere, ma non l'anima.

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    1. Io invece ci ho visto tanta della sua passione per un genere letterario ben preciso e questa passione/celebrazione mi è arrivata molto, con calore!

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